mercoledì 9 dicembre 2009

A GHILARZA (OR) ed a SAN DONÀ DI PIAVE (VE) c'è Giustizia (per fortuna...), a Firenze NO!

"Il ministero perde il primo round con le madri di tre bimbi disabili"

06 dicembre 2009

GHILARZA (OR) – Il ministero dell’Istruzione sconfitto al primo round davanti al Tar da tre madri tenaci. Disposte a tutto per rivendicare il diritto a un insegnamento di qualità per i propri figli. Anche a correre il rischio – verosimile – di soccombere in una causa che le opponeva al dicastero della Gelmini. I tagli alle risorse economiche e umane sono proprio all’origine del contendere, perché da questi è dipesa la razionalizzazione delle ore di sostegno di cui avrebbero dovuto usufruire tre bambini disabili che frequentano la scuola dell’ obbligo negli istituti comprensivi di Ghilarza e Abbasanta. Un supporto didattico-formativo scontato nella teoria, in quanto previsto dalla normativa, ma carente nella pratica. Lo hanno testato a proprie spese le famiglie dei minori che alla riapertura dell’anno scolastico hanno dovuto fare i conti con una realtà avversa: il ridimensionamento del servizio garantito dall’insegnante di sostegno. Le 24 ore settimanali standard previste per il sostegno degli alunni disabili iscritti alle primarie, e le 18 assegnate agli studenti delle medie, erano state drasticamente ridotte a meno della metà. All’indignazione generale è seguita la reazione di un gruppo di genitori, che non riuscendo a risolvere il problema attraverso i numerosi appelli indirizzati agli Uffici scolastici regionale e provinciale, si sono rivolti al Tar: «Non potevamo restare con le mani in mano.», ha detto una delle mamme che hanno fatto ricorso, «Era in gioco il diritto all’istruzione dei nostri figli. Le poche ore concesse non erano sufficienti a garantire ai bimbi con difficoltà di apprendimento un percorso didattico adeguato». La decisione del Tar ha dato sostanzialmente ragione ai genitori, sospendendo di fatto le disposizioni del ministero, in attesa che la causa venga trattata nel merito in aprile: «Insomma, i nostri bambini potranno riavere l’insegnante di sostegno per il monte ore che gli spetta.», ha concluso una mamma di Abbasanta, «Ci auguriamo che ciò faccia da pungolo ad altre famiglie che stanno vivendo situazioni analoghe». (mac)

la Nuova Sardegna — 05 dicembre 2009

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"Il Tar ridà i prof ai ragazzi disabili"

05 dicembre 2009

SAN DONÀ DI PIAVE (VE) – Vittoria al Tar per i ragazzi disabili. Nei giorni scorsi l’Uildm di Venezia (Unione italiana lotta distrofia muscolare) era ricorsa al Tar per chiedere all’Ufficio scolastico provinciale l’insegnante di sostegno per quattro ragazzi disabili, tre residenti nel Sandonatese e uno a Venezia, tutti con grave disabilità e costretti ad avere l’insegnante di sostegno solo per qualche ora al giorno. Il Tar mercoledì scorso, in sessione urgente con l’Uildm rappresentata dall’avvocato Renato Speranzoni, ha discusso la causa pubblicando ieri mattina la sentenza che obbliga gli istituti scolastici interessati a garantire l’insegnante di sostegno ai ragazzi disabili per tutte le ore della didattica. Senza l’insegnante di sostegno, o comunque con una presenza limitata, i ragazzi non erano in grado di seguire la normale didattica o comunque ci riuscivano solo per le ore di sostengo garantito.
«Di fronte alla chiusura del Provveditorato, che per presunti risparmi economici va a intaccare la crescita di questi ragazzi – commenta Gianfranco Bastianello, vicepresidente regionale dell’Uildm – i giudici hanno stabilito la preminenza dell’interesse dei ragazzi. L’integrazione culturale dovrebbe partire dalla scuola, ma se è proprio la scuola che nega questa integrazione se ne esce con le ossa rotte».
In questi giorni inoltre all’Uildm sono stati segnalati altri casi simili in provincia: «Tramite il nostro segretariato sociale – conclude Bastianello – siamo a disposizione per continuare queste battaglie di civiltà».
Giuseppe Babbo

fonte: Il Gazzettino – 5 dicembre 2009

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