lunedì 14 dicembre 2009

Appello bipartisan al ministro Gelmini per Asia Neumann



Appello bipartisan al ministro Gelmini per Asia Neumann

Roma, 11 dicembre- Un appello urgente al ministro Maria Stella Gelmini per garantire il sostegno scolastico ad Asia Neumann, la ragazza fiorentina affetta da sindrome di Greig che frequenta il liceo linguistico ‘Pascoli’ nel capoluogo della Toscana con sole 9 ore di assistenza in classe.
L’iniziativa, promossa dal senatore democratico Andrea Marcucci, è sottoscritta da parlamentari di tutti gli schieramenti: Massimo Baldini, Riccardo Migliori e Roberto Tortoli del Pdl, Nedo Poli dell’Udc e Vannino Chiti, Franco Ceccuzzi e Ermete Realacci del PD.
“Il Tar della Toscana ha ritenuto di respingere il ricorso del padre di Asia- spiega Marcucci in una nota- dichiarando che la legge finanziaria stabilisce il limite delle ore di sostegno per gli studenti disabili. E’ chiaro che a questo punto deve essere il Ministro ad intervenire direttamente per garantire ad Asia il sostegno di cui ha bisogno per proseguire gli studi”.
Nella lettera inviata a Maria Stella Gelmini, al sottosegretario Giuseppe Pizza e a Cesare Angotti, direttore dell’ufficio scolastico regionale della Toscana, i parlamentari richiamano le perizie mediche che il padre aveva allegato al ricorso al Tar e “segnalano la necessità di un sostegno scolastico completo con l’intervento di professionalità adeguate”. “In virtù della situazione specifica- i parlamentari che hanno sottoscritto l’appello di Andrea Marcucci- richiedono una decisione urgente del ministero”.
scritto da il 11/12/2009 alle 16:24

Ecco il Testo del documento inviato al Ministro M.Gelmini:

Alla Cortese Attenzione
Ministro Maria Stella Gelmini
Per conoscenza
Sottosegretario Giuseppe Pizza
Per conoscenza
Dottor Cesare Angotti
Direttore Generale Ufficio scolastico regionale della Toscana

Gentile Ministro
Il 3 dicembre scorso il Tar regionale della Toscana ha respinto il ricorso presentato da Alessandro Neumann, che chiedeva per la figlia Asia, affetta da sindrome di Greig, più ore di sostegno, rispetto alle 9 garantite fino ad oggi per frequentare la prima liceo linguistico al Pascoli di Firenze.
Il Tar della Toscana, diversamente da sentenze emesse su casi analoghi in Veneto e Sardegna, ha ritenuto più importanti le norme stabilite nella legge Finanziaria rispetto alle esigenze cliniche di Asia.
La ragazza attualmente beneficia di un incremento di 4 ore settimanali, finanziato dalla Provincia di Firenze, di cui 2 ore per l’educazione fisica, una per la geografia ed una per il ripasso fuori dalla classe. Il Comune di Firenze, altresì, garantisce la presenza di un educatore (figura diversa dall’insegnante di sostegno) per le materie di grammatica, epica, latino, storia, scienze ed inglese. Asia è invece senza alcun sostegno per quanto riguarda algebra, geometria e scienze della formazione. Il risultato di questa situazione è che la ragazza in pochi mesi è notevolmente regredita e tutte le perizie mediche e psicologiche allegate dal padre nel ricorso al Tar, segnalano la necessità di un sostegno scolastico completo con l’intervento di professionalità adeguate.
Per questo noi sottoscritti parlamentari, vista la gravità della situazione, Le sottoponiamo il caso, per chiederle di intervenire urgentemente, al fine di ristabilire un sostegno scolastico ad Asia, almeno nelle materie più importanti.
Certi di un suo rapido interessamento,
Andrea Marcucci senatore (PD)
Massimo Baldini, senatore (PDL)
Franco Ceccuzzi, deputato (PD)
Vannino Chiti, senatore (PD)
Riccardo Migliori, deputato (PDL)
Nedo Poli, senatore (UDC)
Ermete Realacci, deputato (PD)
Roberto Tortoli, deputato (PDL)

mercoledì 9 dicembre 2009

A GHILARZA (OR) ed a SAN DONÀ DI PIAVE (VE) c'è Giustizia (per fortuna...), a Firenze NO!

"Il ministero perde il primo round con le madri di tre bimbi disabili"

06 dicembre 2009

GHILARZA (OR) – Il ministero dell’Istruzione sconfitto al primo round davanti al Tar da tre madri tenaci. Disposte a tutto per rivendicare il diritto a un insegnamento di qualità per i propri figli. Anche a correre il rischio – verosimile – di soccombere in una causa che le opponeva al dicastero della Gelmini. I tagli alle risorse economiche e umane sono proprio all’origine del contendere, perché da questi è dipesa la razionalizzazione delle ore di sostegno di cui avrebbero dovuto usufruire tre bambini disabili che frequentano la scuola dell’ obbligo negli istituti comprensivi di Ghilarza e Abbasanta. Un supporto didattico-formativo scontato nella teoria, in quanto previsto dalla normativa, ma carente nella pratica. Lo hanno testato a proprie spese le famiglie dei minori che alla riapertura dell’anno scolastico hanno dovuto fare i conti con una realtà avversa: il ridimensionamento del servizio garantito dall’insegnante di sostegno. Le 24 ore settimanali standard previste per il sostegno degli alunni disabili iscritti alle primarie, e le 18 assegnate agli studenti delle medie, erano state drasticamente ridotte a meno della metà. All’indignazione generale è seguita la reazione di un gruppo di genitori, che non riuscendo a risolvere il problema attraverso i numerosi appelli indirizzati agli Uffici scolastici regionale e provinciale, si sono rivolti al Tar: «Non potevamo restare con le mani in mano.», ha detto una delle mamme che hanno fatto ricorso, «Era in gioco il diritto all’istruzione dei nostri figli. Le poche ore concesse non erano sufficienti a garantire ai bimbi con difficoltà di apprendimento un percorso didattico adeguato». La decisione del Tar ha dato sostanzialmente ragione ai genitori, sospendendo di fatto le disposizioni del ministero, in attesa che la causa venga trattata nel merito in aprile: «Insomma, i nostri bambini potranno riavere l’insegnante di sostegno per il monte ore che gli spetta.», ha concluso una mamma di Abbasanta, «Ci auguriamo che ciò faccia da pungolo ad altre famiglie che stanno vivendo situazioni analoghe». (mac)

la Nuova Sardegna — 05 dicembre 2009

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"Il Tar ridà i prof ai ragazzi disabili"

05 dicembre 2009

SAN DONÀ DI PIAVE (VE) – Vittoria al Tar per i ragazzi disabili. Nei giorni scorsi l’Uildm di Venezia (Unione italiana lotta distrofia muscolare) era ricorsa al Tar per chiedere all’Ufficio scolastico provinciale l’insegnante di sostegno per quattro ragazzi disabili, tre residenti nel Sandonatese e uno a Venezia, tutti con grave disabilità e costretti ad avere l’insegnante di sostegno solo per qualche ora al giorno. Il Tar mercoledì scorso, in sessione urgente con l’Uildm rappresentata dall’avvocato Renato Speranzoni, ha discusso la causa pubblicando ieri mattina la sentenza che obbliga gli istituti scolastici interessati a garantire l’insegnante di sostegno ai ragazzi disabili per tutte le ore della didattica. Senza l’insegnante di sostegno, o comunque con una presenza limitata, i ragazzi non erano in grado di seguire la normale didattica o comunque ci riuscivano solo per le ore di sostengo garantito.
«Di fronte alla chiusura del Provveditorato, che per presunti risparmi economici va a intaccare la crescita di questi ragazzi – commenta Gianfranco Bastianello, vicepresidente regionale dell’Uildm – i giudici hanno stabilito la preminenza dell’interesse dei ragazzi. L’integrazione culturale dovrebbe partire dalla scuola, ma se è proprio la scuola che nega questa integrazione se ne esce con le ossa rotte».
In questi giorni inoltre all’Uildm sono stati segnalati altri casi simili in provincia: «Tramite il nostro segretariato sociale – conclude Bastianello – siamo a disposizione per continuare queste battaglie di civiltà».
Giuseppe Babbo

fonte: Il Gazzettino – 5 dicembre 2009

giovedì 3 dicembre 2009

Oggi giornata della disabilità: Niente giustizia per i disabili.

Il giudice del TAR Toscana ha stabilito che le limitazioni imposte dalla finanziaria sono prioritarie rispetto alle necessità cliniche di Asia Neumann, nonché rispetto alle esigenze di pari opportunità stabilite dalla Legge 104 del 92. Aggiunto a ciò lo scarso impegno, ed addirittura, come nello specifico caso di Asia, la preconcetta volontà di vendetta degli enti locali, per essere stati messi, più volte di fronte alle loro specifiche responsabilità, che stanno definitivamente distruggendo le seppur labili possibilità di autonomia intellettiva di Asia. Ciò è criminale!

La percezione in merito al giudizio è che possa essere stato sbrigativo facendo di tutt’erba un fascio, laddove la Neuropsichiatra indicava lo stesso caso quale "eccezione che conferma la regola". Evidentemente poco si è entrati nel merito dell'argomento, in considerazione del giudizio finale piuttosto formale anzichè sostanziale; difatti non tiene in alcun conto le necessità riportate da tutte le figure professionali, che si sono occupate di Asia negli ultimi 10 anni. e ciò per l'eventuale preconcetto che chi si può permettere un avvocato ed un ricorso al TAR non deve avere un vantaggio rispetto a chi non può permetterselo. La giustizia dell’ingiustizia!

Nel frattempo Asia ha ottenuto dalla Provincia di Firenze e solo da qui a fine anno, un incremento di 4 ore settimanali di insegnante di sostegno (3000 euro), due ore sono state indirizzate all’Educazione Fisica, una alla Geografia e un’ora al ripasso, fuori dalla classe, alla faccia dell’integrazione. Così Asia, che non ha problemi motori, avrà l’insegnante di sostegno a Ginnastica (ove è pure ghettizzante…) e sarà sola in materie per lei incomprensibili, se non semplificate, quali: Algebra – Geometria – Scienze della Formazione. Per materie quali: Grammatica - Epica – Latino – Storia – Scienze – Inglese avrà l’appoggio di un educatore, figura questa inadatta a tale ruolo, deputata alla socializzazione e non alla didattica. Alla faccia dell’attenzione e dell’organizzazione.

Intanto tutti coloro (professionisti competenti), che hanno a che fare con Asia, insegnanti attuali compresi, segnalano che Asia riferendosi alla scuola, comincia a mostrare importanti segni di disagio.

Io so che quando è a casa piange tutto il pomeriggio riferendomi che non vuole più andare in quella scuola dove si annoia non è capita e non capisce, e che non le piace. Rifiuta qualunque compagno dicendo che non sono suoi amici (e dire che invece sono stati straordinari nell’accoglienza, ma evidentemente non basta).

Lo scorso anno ha concluso l’anno scolastico, scrivendo un tema (seppur alla sua maniera) sulla seconda guerra mondiale. Oggi siamo regrediti al “disegnino” che faceva alla seconda elementare (a 16 anni ieri è tornata da scuola con la lettera a babbo natale). E’ questo il disabile che vuole questa società infame! Ed anche chi avrebbe la possibilità di raggiungere qualche traguardo, non solo non viene aiutato, ma viene addirittura ostacolato, come nel caso di Asia. Ho perso le parole, ma anche la forza, la fiducia, la speranza, che in questa nazione esista giustizia ed umanità. Certo mettiamo il crocefisso in classe e nello stesso luogo “uccidiamoci” Asia! Perché senza intelletto è come morire!

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