In un periodo di rilevante crisi economica e sociale come quello che stiamo vivendo, ritengo indispensabile ricercare una coesione tra associazioni e tra famiglie per individuare le soluzioni più idonee alle tante gravi situazioni che passano ormai quotidianamente sotto silenzio, nell’indifferenza generale.
I nostri amministratori contano sulla nostra incapacità organizzativa, e sono ormai abituati a trattare “i singoli” che combattono con tutte le loro forze contro i mulini a vento. Come palline da ping pong sbattuti da una parte all’altra, lasciati a noi stessi fino a quando non perdiamo definitivamente energia.
I vari Assessorati non temono più da tempo le nostre sfuriate, persino le nostre “minacce”, e tanto meno le nostre carte bollate. Fintanto che, attraverso un reale movimento di coesione, non promuoveremo azioni comuni, realmente incisive, saremo in balia di tutto ciò.
Ecco, dunque, la necessità di unirci e contarci, indipendentemente dalle apparenti divisioni sociali, economiche, politiche, associazioniste, se non addirittura sanitarie.
Bisogna fare di più, bisogna agire con concretezza. Mai come oggi l’unione fa la forza.
Alessandro Neumann (genitore di una ragazza disabile a Firenze)
Hai ragione, l'unione fa la forza ma purtroppo la maggior parte di noi è incapace ad organizzarsi, comunque ho anch'io da poco aperto un blog.Mia figlia ha finito le scuole e adesso frequenta un centro diurno protetto ma i problemi restano gli stessi: non rispetto delle Leggi e tagli a partire dall'assistenza ai più deboli.Non dobbiamo mollare!
RispondiEliminaciao Valeria www.confrontandoci.it